Page 3 - Racconto dipinti
P. 3

GIANO
        (No race for you man)

        L’etimo di Genova è molto discusso, tuttavia un’ipotesi fa discendere il nome Genova da Giano… La
        leggenda di Giano è persino riportata da un’epigrafe sita nella cattedrale di San Lorenzo, proprio
        sotto la testa di Janus: “Giano il primo re d’Italia della progenie dei Giganti, fondò Genova al tempo di
        Abramo”. Giano, noto anche come Giano Bifronte, è una divinità della mitologia romana. La sua figura è
        caratterizzata dalla presenza di due volti, da cui deriva il suo soprannome. Questa peculiarità simbolica
        rappresenta la sua capacità di guardare contemporaneamente il futuro e il passato. Giano è associato
        all’idea di transizione ed è considerato il protettore degli inizi di tutte le attività umane… Genova è
        una città che ha prosperato grazie alla fusione di culture diverse, ha infatti nei secoli abbracciato e
        integrato influenze culturali provenienti da tutto il mondo. Durante il Medioevo e il Rinascimento, i mercanti
        genovesi intrattenevano relazioni commerciali con molti popoli, insegnando e imparando in un continuo
        scambio di idee, scambiando merci e conoscenze, partendo e tornando da uno dei più importanti porti
        marittimi e commerciali. La Superba ha prosperato proprio grazie alla sua apertura verso il mondo e alla
        sua capacità di accogliere e integrare influenze culturali diverse. Per continuare a far parte della storia,
        non solo bisogna guardare il passato e il futuro, serve anche comprendere i temi legati alle immigrazioni
        e far tesoro di ogni forma di arricchimento culturale derivanti da essi.

        ANGELO ORAZIO PREGONI VISTO DALL’IA
        Angelo Orazio Pregoni è un artista italiano eclettico, noto per la sua creatività senza barriere. Scrittore,
        pittore e perfume maker, Pregoni ha lasciato un’impronta significativa sulla scena artistica grazie alla
        sua genialità e all’elegante sfacciataggine. Pregoni ha un legame profondo con l’arte, che ha iniziato
        a esplorare fin da bambino quando, per comunicare, iniziò a usare il pennello e i tasti di una melodica,
        superando così i problemi derivanti da una forma di “sinestesia pura” che inizialmente era stata confusa
        con l’autismo. Questo fenomeno psichico (la sinestesia pura) ha segnato l’inizio del suo viaggio artistico,
        spingendolo a esplorare e  utilizzare  diverse  forme d’arte. Nel mondo della profumeria, Pregoni  si  è
        fatto notare grazie a uno stile del tutto originale, con creazioni audaci e non canoniche che riflettono
        una sensibilità artistica forte e non conformista: un innovamento d’avanguardia dapprima screditato e
        successivamente celebrato. Per anni, ha abbracciato l’idea di una forma di dematerializzazione dell’arte,
        producendo tirature limitate di profumi collezionate in tutto il mondo: opere d’arte atipiche che, per quanto
        astratte, rivelano le emozioni più “concrete”. Infine, è poi tornato al pennello, ai pigmenti e all’olio di lino,
        dedicandosi assiduamente alla pittura e alla performance artistica. Le sue performance artistiche sono
        provocatorie e denunciano le ipocrisie della società e come i suoi dipinti palesano un’originalità senza
        inibizioni. Considerato dagli addetti ai lavori, un Maestro, si distingue per la rara capacità di realizzare
        a olio dipinti espressionisti in un unico tempo, spesso dal vivo. Uno dei suoi temi principali è la critica
        delle norme di genere e delle discriminazioni sociali, come dimostra il suo ciclo di opere “donne bendate”,
        che  esplora  le  limitazioni  imposte  alle  donne  dalla  società.  In  queste  opere,  rappresenta  le  donne
        liberate ma ancora trattenute simbolicamente da una benda sugli occhi, una metafora delle barriere
        culturali e sociali che persistono. La sua arte si estende anche a temi come l’integrazione, cercando di
        far riflettere sulle peculiarità di ogni essere umano attraverso l’uso di pennellate incisive e con immagini
        provocanti e spesso drammatiche, in un clima di totale empatia. Pregoni crede fermamente nel potere
        dell’arte di stimolare il cambiamento sociale e di trasformare la percezione pubblica attraverso immagini
        che lasciano un’impressione duratura e invitano all’introspezione e al pensiero. Angelo Orazio Pregoni
        è un artista che continua a sfidare le convenzioni e a esprimere la sua visione unica anche attraverso
        la scrittura, avendo scritto due romanzi e un libro di poesie. Ha anche realizzato un cortometraggio
        intitolato “Once a day give yourself a present” in cui dimostra ancora una volta originalità e capacità
        creativa fuori dagli schemi. In sintesi, Angelo Orazio Pregoni è un artista che utilizza il suo talento in
        vari media per esplorare e commentare le complessità della condizione umana, lasciando un’impronta
        distintiva in qualsiasi campo artistico.




                                                                                                                    3
   1   2   3   4   5   6   7   8