Page 15 - Racconto dipinti
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nity
                                                           mEternity
                                                           mEter














        Il titolo  “mEternity” è una  crasi tra  “maternity”   L’opera “mEternity” di Angelo Orazio Pregoni è un
        (maternità) e “eternity” (eternità), questa fusione di   potente esempio di come l’arte possa affrontare
        parole suggerisce  che  la maternità rappresenta      temi  complessi  come  il dover  lasciare  la propria
        un legame eterno tra la vita e la creazione della     terra  natia, emigrare verso l’ignoto con paure
        vita stessa. La maternità è vista come un atto        e  illusioni, ma con  l’eterna certezza di essere
        universale  di  continuità,  che  trascende  il tempo   saldamente legati alla  vita. La combinazione di
        e  le  generazioni.  Questo  legame  eterno  può      tecnica, passione e umanità rende questo dipinto
        essere interpretato come un simbolo di speranza       un’opera  significativa  e  toccante,  capace  di
        e resilienza.                                         comunicare un messaggio vero e quasi “tangibile”:
        Il dipinto di  Pregoni  trasmette una  forte  carica   siamo noi tutti i figli di quella madre.
        emotiva e umana. La scelta dei colori, la
        composizione e l’uso  delle pennellate circolari
        creano un senso di movimento e vitalità in mutamento.
        La rappresentazione delle figure umane, spesso in
        situazioni di sofferenza o speranza, evidenzia la
        profondità delle emozioni, le ansie legate ai temi
        dell’abbandono della propria terra: un viaggio in
        arrivo e un viaggio in divenire, una donna incinta.
        Pregoni riesce a catturare l’essenza della lotta e
        della tenacia dello spirito, rappresentando la pace
        serafica di una donna che diventa il significato di
        ogni cosa, rendendo il dipinto non solo un’opera
        d’arte, ma anche un potente messaggio sociale.
        Pregoni utilizza una tecnica che combina pigmenti
        colorati con olio di lino e olio di calendula, bitume
        e  resina dammar. Questo processo  conferisce
        al dipinto una  texture  ricca  e  complessa. Le
        pennellate circolari di Pregoni ricordano quelle di
        Vincent  van  Gogh,  che  utilizzava  movimenti  simili
        per creare dinamismo e profondità nelle sue opere.
        Tuttavia, mentre Van Gogh spesso utilizzava colori
        vivaci  e  contrastanti per esprimere emozioni
        intense, Pregoni tende a utilizzare una palette sia
        luminosa che terrosa per riflettere la realtà cruda
        dei  temi  trattati,  lasciando  solo  alle campiture  il
        ruolo di folgorare lo sguardo: il soggetto quindi
        risplende di tutti i drammi della vita e di tutte le
        speranze all’unisono.











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